Pianta resistente al freddo e al gelo
Pianta resistente al freddo e al gelo
Non avrei mai detto che questa pianta, Cinnamomum camphora, fosse così rustica da resistere bene agli inverni della pianura padana. I libri di scuola che la richiamavano per i suoi principi attivi utilizzati in
Non avrei mai detto che questa pianta, Cinnamomum camphora, fosse così rustica da resistere bene agli inverni della pianura padana. I libri di scuola che la richiamavano per i suoi principi attivi utilizzati in farmacologia, me l’hanno sempre fatta credere un albero esotico di provenienza tropicale o subtropicale.
Eppure nel mio giardino ve n’è uno già da qualche anno e ha resistito a -15 °C senza dare segni di sofferenza. Non solo, ma al primo accenno di primavera, dalle grandi gemme embricate sbucano senza esitazione i suoi piccoli fiori verdi a dimostrare che nulla sta turbando il suo ritmo vitale. Per la verità alcuni autorevoli testi di giardinaggio inglesi da tempo assicurano: “frost tender” e aggiungono che può sopportare occasionalmente temperature al di sotto degli zero °C!
L’albero della canfora è bello, perché è verde e lucido tutto l’anno, anche quando, d’inverno, in giro di verde se ne vede poco. Le sue foglie coriacee brillano con intensità e, se l’esemplare è ancora giovane, si accompagnano alla tonalità verde intenso dei rametti terminali e del tronco. Dunque, ci assicura sempre un’ombra delicatamente profumata tanto che non si resiste alla voglia di cogliere qualche foglia, di stropicciarla e di annusare l’aroma intenso che si sprigiona.
Questa Lauracea appartiene a un genere che è specializzato in profumi e in spezie: Cinnamomum zeilanicum è infatti l’albero della nota cannella utilizzata in cucina.
Altri ancora, come Cinnamomum japonicum e Cinnamomum cassia, hanno un uso analogo e sono comunque tutti ottimi alberi ornamentali. Questi ultimi sono meno rustici di C. camphora e forse C. zeilanicum è, tra questi, il più bello con le sue foglie giovanili di un bel rosso brillante. Non sono ancora riuscito a trovarlo, ma appena possibile lo sperimenterò nel mio giardino.
Un tempo, C. camphora veniva utilizzato per l’estrazione della canfora, sostanza che aveva usi medicinali. Ora questa viene quasi tutta ottenuta per sintesi e la pianta ha così perso la sua importanza economica, tanto da venire utilizzata solo come bellissimo albero ornamentale. Vi sono esemplari da ammirare nei giardini botanici di Villa Taranto a Pallanza o dell’Isola Bella (sula Lago Maggiore), ormai raggiungono i 30-40 metri di altezza. Si riproduce per semina, avendo l’avvertenza di utilizzare semi freschi, perché perdono la germinabilità dopo breve tempo dalla raccolta. L’utilizzo di talee di legno semi-maturo in primavera è un’altra soluzione valida per moltiplicare questo maestoso albero profumato.
Scheda tecnica