Semi di Centocchio comune (Stellaria media) 1.55 - 1
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Semi di Centocchio comune (Stellaria media)

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Semi di Centocchio comune (Stellaria media)

Prezzo per Pacchetto di 100 (0,046 g) semi.

Centocchio comune (nome scientifico Stellaria media, (L.) Dominique Villars, 1789) è una piccola pianta (alta fino a 40 cm) bienne, di aspetto erbaceo e molto comune sul territorio italiano, appartenente alla famiglia delle

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Semi di Centocchio comune (Stellaria media)

Prezzo per Pacchetto di 100 (0,046 g) semi.

Centocchio comune (nome scientifico Stellaria media, (L.) Dominique Villars, 1789) è una piccola pianta (alta fino a 40 cm) bienne, di aspetto erbaceo e molto comune sul territorio italiano, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae.

Sia la famiglia (Caryophyllaceae) che il genere (Stellaria) sono abbastanza vasti: la prima comprende una settantina di generi, il secondo un centinaio e più di specie (alcune classificazioni ne elencano fino a 200).

Questa specie appartiene alla sottofamiglia delle Alsinoideae caratterizzata dall'avere il calice dialisepalo.

 

Variabilità

La Stellaria media insieme ad altre due specie (Stellaria neglecta e Stellaria pallida) formano un instabile complesso polimorfo per la presenza di individui diploidi e tetraploidi. La variabilità si manifesta attraverso diversi caratteri; qui ne elenchiamo alcuni:

la pelosità in generale,

la forma delle foglie,

la lunghezza delle varie parti delle piante,

la forma dei sepali,

lo sviluppo dei petali,

il numero degli stami.

 

Etimologia

Il nome del genere (Stellaria) è di origine latina e fa riferimento alla forma stellata del fiore. I nomi comuni (specialmente quelli vernacolari) fanno facilmente riferimento agli animali pennuti (sia uccelli che animali da pollaio) che si cibano delle giovani piante e dei suoi semi.

In inglese questa pianta si chiama: Chickweed; mentre i francesi la chiamano: Mouron des oiseaux; i tedeschi la chiamano: Vogelmiere.

 

Morfologia

 

Normalmente questa pianta è strisciante e piccola, ma in certi casi può arrivare fino a 80 cm di estensione. La forma biologica della pianta è emicriptofita bienne/terofita reptante (T rept/H bien) : piante a ciclo biennale con fusti striscianti e con gemme poste a livello del terreno.

 

Radici

Le radice sono sottili è sono del tipo fittonante.

 

Fusto

Il fusto è strisciante o sdraiato di colore rossastro, mentre i rami sono ascendenti a sezione cilindrica con 1 o 2 file di peli alternate presenti soprattutto negli internodi. È una pianta molto ramosa; la ramosità si sviluppa per propaggine ai nodi che spesso producono radici se sono a contatto col terreno.

 

Foglie

La forma delle foglie è ovata o ellittica – cuoriforme con base arrotondata e apice acuto; il margine è intero; sono inoltre glabre. Le foglie basali sono picciolate, quelle superiori sono sessili. Il picciolo e pubescente o cigliato. La disposizione delle foglie lungo il fusto è opposta. Dimensioni delle foglie: 1 – 2 cm.

 

Infiorescenza

L'infiorescenza a dicasio normalmente si trova all'apice della ramosità, ma a volte è disposta all'ascella di brattee verdi (in questo caso si tratta di un singolo fiore). I peduncoli di sostegno del fiore sono lievemente riflessi. Lunghezza dei peduncoli fiorali: 1 – 3 cm.

 

Fiori

I fiori sono pentameri, ermafroditi, attinomorfi, dialipetali ed eteroclamidati.

Calice: i 5 sepali sono liberi fra di loro ed hanno la forma ovale-oblunga con apice ottuso, sono lunghi 3 – 5 mm. I sepali sono inoltre cigliati.

Corolla: i 5 petali, anche questi liberi sono bilobati (cioè divisi in due parti fin quasi alla base) e completamente bianchi, sono uguali o lunghi 2/3 dei sepali (a volte sono mancanti). I petali durante la notte o in caso di cattivo tempo si chiudono.

Androceo: gli stami sono variabili (normalmente sono da 3 a 5, ma possono arrivare fino a 10 e a volte addirittura sono completamente assenti).

Gineceo: l'ovario e supero e sincarpico; gli stili sono 3.

Fioritura: normalmente da aprile a giugno; secondo le zone più o meno temperate cresce in preferenza nei mesi invernali quando il terreno è umido o ricco d'acqua e può fiorire da gennaio a dicembre; .

Impollinazione: tramite api e mosche.

 

Frutti

Il frutto consiste in una capsula ovale (o piriforme) deiscente (a maturità) per 6 denti lunghi un terzo della lunghezza della capsula mentre la capsula può essere lunga 1,5 – 2 volte il calice che è persistente. All'interno sono contenuti diversi semi reniformi appiattiti di colore brunastro provvisti sul dorso di 4 serie di protuberanze tondeggianti. La dimensione dei semi va da 0,8 a 1,3 mm.

 

Distribuzione e habitat

Geoelemento: il geoelemento di questa specie è Cosmop. ossia “Cosmopolita”, è quindi una pianta relativa a tutte le zone del mondo, nessuna in particolare evidenza. Probabilmente si tratta di una pianta archeofita, inizialmente di origine mediterranea, e poi in seguito divenuta cosmopolita.

Diffusione: la specie è diffusa in tutto il mondo e in Italia è comunissima.

Habitat: questa pianta si trova un po' dappertutto nei campi coltivati, nelle zone frequentate dal bestiame, nei giardini ma anche in zone ruderali e sui margini di strade e sentieri. È facile trovarla anche nei centri urbani (è una pianta sinantropa). In effetti questa pianta è indifferente al tipo di suolo; comunque è nitrofila.

Diffusione altitudinale: dal piano fino a 1600 m s.l.m., raramente fino a 2500 m s.l.m..

 

Usi

Farmacia

Sostanze presenti: saponine, sali alcalini, tannino, vitamine del gruppo B e C.

Proprietà curative: diuretiche (facilita il rilascio dell'urina), vulnerarie (guarisce ferite) e astringenti (limita la secrezione dei liquidi), galattogoga (aumenta la secrezione lattea), carminativa (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali), espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali), lassativa (ha proprietà purgative) e diaforetica (agevola la traspirazione cutanea).

Parti usate: foglie e semi, raccolti in estate; si usa sotto forma di infuso o tintura. Le parti prima vanno essiccate al sole. Vengono consigliati anche bagni al “Centocchio” per depurare la pelle (prurito, eczema, foruncoli) oppure impacchi sulle parti irritate. È usato in Omeopatia.

 

Cucina

In alcune zone il “Centocchio” viene mangiato in insalata (solo le parti apicali) o cotto; ma si deve fare attenzione per la presenza di saponina.

 

Giardinaggio

Il “Centocchio” se coltivato in giardino o in vaso non presenta particolari difficoltà. Deve essere sistemato in una zona semi – ombreggiante e va annaffiato molto spesso (il terreno deve risultare sempre umido). Si riproduce esclusivamente per seme, anche se i fusti possono emettere radici avventizie. In un anno una pianta può produrre oltre diecimila semi che (si dice) rimangono quiescenti, nel terreno, fino a 80 anni.

MHS 81 (0,046 g)
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Scheda tecnica

Semi selezionati con cura?
Sementi raccolte a mano
BIO Semi ?
Semi bio
Commestibile?
Commestibile
Profondità di semina ?
Profondità di semina 1 mm
Adatto per il vaso di fiori?
Adatto per il vaso di fiori: sì
Pianta medicinale?
Pianta medicinale: Sì

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