Semi di Ginseng Siberiano - eleuterococco 3 - 7
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Semi di Ginseng Siberiano - eleuterococco

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Semi di Ginseng Siberiano - eleuterococco

Prezzo per confezione da 1 bacca = 5 semi.

Eleuterococco dal nome comune ginseng siberiano è una pianta arbustea famosa per le sue proprietà anche come eleutherococcus senticosus ed è originaria del Nordest dell’Asia,

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Semi di Ginseng Siberiano - eleuterococco

Prezzo per confezione da 1 bacca = 5 semi.

Eleuterococco dal nome comune ginseng siberiano è una pianta arbustea famosa per le sue proprietà anche come eleutherococcus senticosus ed è originaria del Nordest dell’Asia, il ginseng siberiano si presenta rami con sottili spine e piccoli fiori di colore giallo o violetto riuniti ad ombrella in prossimità dell’ascella fogliare; i frutti sono bacche carnose, nero-rossastre.

Le foglie del ginseng siberiano sono picciolate e palmato-partite in 5 foglioline dal margine seghettato.

 

Composizione e Proprietà Eleuterococco

 

Nelle radici e/o nel rizoma essiccato ci sono oltre 35 costituenti diversi da quelli del Panax ginseng. Gli eleuterosidi B, D ed i polisaccaridi (con peso molecolare compreso tra 25.000 e 500.000) sono i più importanti.

Polisaccaridi.

Eleuterosidi A-M. (0,6-0,9%) Fra questi abbiamo steroli (A), cumarine (B1,B2,B3), derivati del fenilpropano (B), saponine derivate dall’ac. oleanolico (I,K,L,M), lignani (B4,D,E), metilgalattoside (C).

Acidi fenolici liberi: clorogenico, protocatecuico, p-idrossibenzoico, caffeico, vanillico, siringico, p-cumarico, ferulico.

 

Proprietà riconosciute all’Eleuterococco:

    Adattogene.

    Stimolanti poliendocrine.

    Antistress.

    immunostimolanti.

    Antiossidanti.

 

Proprietà adattogene, toniche, antifatica del eleutherococcus senticosus

 

Il Ginseng siberiano è considerata una specie dalle proprietà adattogene.

 

L’adattogeno migliora le resistenze psicofisiche aumentando le capacità naturali di adattamento dell’organismo contro le aggressioni esterne di origine fisica, chimica e biologica; deve inoltre risultare sicuro, non interferire con le attività organiche, avere una funzione non specifica, esercitare effetti normalizzanti le condizioni fisiologiche.

 

Secondo alcuni Autori le caratteristiche chimiche e farmacologiche del Ginseng e dell’Eleuterococco sono talmente diverse che le due piante non possono intercambiarsi reciprocamente ed il termine Ginseng siberiano dovrebbe essere sostituito con Eleuterococco.

 

Gli studi in merito alle proprietà adattogene miglioranti la performance e la resistenza fisica nello sportivo sono stati prevalentemente condotti da ricercatori sovietici.

 

L’intenso allenamento degli atleti induce un incremento nella coagulazione del sangue.

 

A Mosca, somministrazioni di Eleuterococco per un periodo di 20 giorni hanno evidenziato un calo nel potenziale di coagulazione ematica e nell’attività dei fattori che la regolano favorendo la capacità di lavoro e di recupero degli atleti stessi. In una ricerca condotta in Polonia, il gruppo di 35 volontari sani che assumeva 25 gocce al giorno di una preparazione contenente Eleuterococco ha evidenziato dopo 30 giorni variazioni nei parametri ematici del colesterolo totale e LDL, trigliceridi e glucosio.

 

Il test ergospirometrico evidenziò un più alto consumo di ossigeno.

 

I risultati confermano l’influenza dei principi attivi sulle difese cellulari, sullo stato di benessere fisico, sul metabolismo lipidico.

 

Una indagine giapponese ha evidenziato le proprietà fisiologiche antistress, anti-fatica, antidepressive, stimolanti il sistema immunitario ed il SNC, prevalentemente attribuite ai lignani del Ginseng siberiano.

 

Le proprietà favorenti la sintesi proteica e l’attività enzimatica dell’RNA-polimerasi potrebbero chiarire le presunte attività anabolizzanti attribuite dagli studi sovietici e le stimolanti proprietà afrodisiache attribuite dalla medicina popolare.

 

Un recente studio suggerisce che somministrazioni di estratti di corteccia di Eleuterococco possano influenzare i livelli di noradrenalina e dopamina in specifiche regioni del cervello.

 

La ricerca occidentale registra risultati a volte contrastanti diffidando in parte di alcune conclusioni scientifiche attribuite dagli studi sovietici in merito all’efficacia della specie nel migliorare la performance e la resistenza fisica nell’uomo.

 

Il Ginseng e l’Eleuterococco sono in grado di aumentare o diminuire con feedback positivo e negativo la risposta allo stress. Una ricerca australiana ha ipotizzato che il bifasico effetto sia dovuto ad un incremento occupazionale dei recettori da parte degli ormoni dello stress regolato tramite l’inibizione di specifici enzimi limitanti.

 

L’Eleuterococco inibisce infatti la catecol-O-metil transferasi impedendo l’inattivazione degli ormoni dello stress con aumento quindi del potenziale energetico.

 

Il meccanismo d’azione stimolante dell’Eleuterococco si ripercuote probabilmente sull’asse ipotalamo-ipofisi-ghiandole surrenali. Alcuni principi attivi dell’estratto sembrano occupare recettori di ormoni steroidei (estrogeni, corticoidi) interagendo con meccanismo a feedback: potrebbero in tal modo esercitare una azione stimolante l’attività in caso di moderata ipofunzionalità della stessa.

 

In uno studio clinico australiano somministrazioni di un estratto etanolico al 33% (8 ml/die) corrispondente a 4 g giornalieri di radice essiccata di Eleuterococco su atleti per valutare la loro risposta nella resistenza fisica hanno evidenziato dopo 6 settimane una diminuzione nel 28,7% del rapporto testosterone-cortisolo.

 

Il risultato indicava che, contrariamente all’aspettativa, la droga faceva aumentare piuttosto che diminuire gli indici ormonali ipotizzando una soglia di stress al di sotto o al di sopra della quale l’Eleuterococco rispettivamente aumentava o diminuiva la risposta allo stress stesso.

 

Proprietà immunostimolanti, antivirali del ginseng siberiano

Le piante adattogene agiscono stimolando i meccanismi di difesa del sistema immunitario aspecifico e specifico.

 

Somministrazioni orali di preparazioni contenenti l’estratto di radice di Eleuterococco aumentano i livelli delle immunoglobuline nel siero di animali.

 

La ricerca conferma unanimemente le proprietà immunostimolanti attribuite ad alcuni eleuterosidi e particolarmente alla frazione dei polisaccaridi.

 

Già in passato l’Eleuterococco aveva documentato una stimolazione del sistema immunitario aspecifico favorendo un deciso incremento del numero e dell’attività dei linfociti-T (particolarmente del tipo helper/inducer), del numero dei linfociti citotossici e delle cellule Natural Killer (NK).

 

Estratti di radice di Eleuterococco su colture di sangue umano hanno favorito la sintesi di citochine confermando il potenziale ruolo immunomodulatorio.

 

L’estratto fluido della specie innalza in vitro l’attività immunitaria dei mediatori di risposta (interleuchina 1 e IL-6) nella fase acuta. Tali proprietà non sono associabili agli eleuterosidi B ed E. Un recente studio ha confermato l’inibizione della replicazione di tutti gli RNA virus studiati (HRV, RSV, virus dell’influenza A) in contrasto con la mancanza di attività antivirale nei confronti dei DNA virus.

 

Sostanzialmente gli estratti ottimizzano il sistema immunitario potenziando la fagocitosi e la risposta degli anticorpi, aumentando le cellule NK, i linfociti e la produzione di interferone (sostanza proteica inibente la riproduzione dei virus).

 

Le proprietà adattogene, antivirali e rafforzanti il sistema immunitario, giustificano pertanto l’impiego dell’Eleuterococco nelle malattie infettive, nelle malattie da raffreddamento, nelle forme influenzali, nelle convalescenze.

 

Proprietà antiossidanti della corteccia di Eleuterococco

L’estratto di corteccia di Eleuterococco evidenzia in vitro attività inibitoria sulla formazione di proteine “glicate” (responsabili in parte dell’invecchiamento precoce nei tessuti) ed una attività antiossidativa, suggerendo un possibile ruolo protettivo nella fase dell’invecchiamento e nelle complicazioni diabetiche.

 

Indicazioni d’uso del ginseng siberiano

Astenia funzionale, psicofisica e sessuale.

Stress fisico e mentale, attività sportiva, preparazione agli esami, stati depressivi, immunodepressione, ipotensione.

Forme influenzali e convalescenze.

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