Spezia amaranto
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Spezia amaranto

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Spezia amaranto
Il prezzo è per il confezionamento di 10 grammi di questa spezia.

L'amaranto è una pianta originaria del Peru, dai chicchi commestibili e usualmente consumati in modi simili ai cereali (pseudocereale). Tra le specie commestibili si ricordano Amaranthus caudatusAmaranthus cruentus e Amaranthus hypochondriacus.

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Spezia amaranto
Il prezzo è per il confezionamento di 10 grammi di questa spezia.

L'amaranto è una pianta originaria del Peru, dai chicchi commestibili e usualmente consumati in modi simili ai cereali (pseudocereale). Tra le specie commestibili si ricordano Amaranthus caudatusAmaranthus cruentus e Amaranthus hypochondriacus.

L'amaranto è una pianta che conta diverse specie, originaria dell'America centrale, dove era coltivata già dalle civiltà precolombiane. Il genere Amaranthus comprende circa 60 specie, ma solo 3 sono ritenute buone produttrici di semi: il Caudatus, il Cruentus e l'Hypochondriacus. La sua diffusione nel mondo è varia: se ne ritrovano tracce in Europa (dal ‘700, usato come pianta ornamentale), in Africa (dall'800, coltivato come ortaggio) ed in Asia (dall'800, come cereale), anche se in questi luoghi esso non raggiunse mai l'importanza che aveva nei paesi d'origine. La riscoperta del seme avvenne al grande pubblico nel 1975, grazie alla pubblicazione di un libro di botanica a cura della National Academy of Sciences statunitense in cui venivano descritte le caratteristiche nutritive di diverse piante da tempo dimenticate tra cui, appunto, l'amaranto.

Attualmente, l'amaranto viene coltivato a scopo commerciale in Messico, SudAmerica, Stati Uniti, Cina, Polonia ed Austria. Si pensa che esistesse anche una varietà già conosciuta dai popoli greci, nella cui mitologia si narrava che le Dee amassero essere festeggiate dagli umani con ghirlande di amaranto, per ottenere così la loro protezione e benevolenza. Ugualmente si pensa che i Romani attribuissero all'amaranto il potere di tenere lontana l'invidia e la sventura. Poiché dal punto di vista botanico l'amaranto in Europa arrivò molto dopo, è probabile che con la parola "amaranto" gli antichi Greci indicassero una pianta simile al crisantemo, fiore che veniva usato soprattutto nei riti funebri proprio per attrarre la benevolenza degli Dei per il defunto e per i vivi. Una pianta simile al crisantemo era già stata osservata da Plinio il Vecchio che lo descrisse nella sua Naturalis historia, come un fiore che aveva la peculiarità di “non morire mai”: raccolto per l'essiccazione, riprendeva vita appena a contatto dell'acqua, anche se i fiori erano ormai diventati appassiti. Per questi motivi la pianta rappresentava sia la permanenza dei ricordi nel tempo, sia i sentimenti duraturi ed era così usata per riti funebri o propiziatori

Nei suoi territori d'origine, era definito dagli Aztechi come “il misterioso grano” o “il grano degli Dei”; i semi erano conosciuti per le alte qualità nutrizionali ed energetiche ma altrettanto se non maggiormente importante era l'uso che se ne faceva nei rituali religiosi. Anche i Maya lo usavano come nutrimento mentre gli Incas lo definivano “kiwicha” (piccolo gigante) e ne apprezzavano principalmente il suo potere curativo. Nei riti religiosi aztechi, l'amaranto veniva impastato con farina di mais ed utilizzato per forgiare delle figure antropomorfe che richiamavano gli idoli celebrati; le figure erano poi consumate al termine del rito propiziatorio.

La diffusione nel Centroamerica subì un arresto pressoché definitivo con l'arrivo dei Conquistadores agli inizi del sedicesimo secolo, non solo per lo sterminio della popolazione, ma anche perché venne formalmente bandito, in un'ottica tattica di conquista: l'obiettivo era infatti sia quello di imporre la sostituzione delle coltivazioni autoctone con le sementi europee, di maggior interesse per i colonizzatori, sia quello di disgregare le comunità colpendo la cultura religiosa originale e aprendo la via alla conversione cattolica.

Z 4

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