Pianta resistente al freddo e al gelo
Pianta resistente al freddo e al gelo
Vigorosa pianta originaria delle Regioni Orientali della Cina, Giappone compreso, è oramai diffusa in tutte le zone temperate. Ha portamento sarmentoso, con fusti e rami sottili, strisciante o ricadente,
Vigorosa pianta originaria delle Regioni Orientali della Cina, Giappone compreso, è oramai diffusa in tutte le zone temperate. Ha portamento sarmentoso, con fusti e rami sottili, strisciante o ricadente, e, non avendo radici aeree, per farla rampicare richiede una struttura di sostegno. Essenza semi persistente, ha foglie palmate composte da cinque foglioline lanceolate rosso magenta appena vegetate, verde ceroso di seguito, attaccate al fusto da un lungo picciolo.
Resiste bene ai freddi, ma non a quelli intensi (-30°C) e con un’esposizione soleggiata raggiunge la massima vigoria; all’ombra o simi ombra, pur crescendo bene, fiorisce poco e non riesce a fruttificare. L’Akebia deve essere al riparo dai venti e dalle costanti correnti d’aria, perché, se esposta, i nuovi germogli tendono a bruciare.
TERRENO
L’Akebia ha un notevole apparato aereo, ma quello radicale non è molto sviluppato: di conseguenza deve essere piantata in terreni fertili e freschi, anche poco profondi ma senza ristagno d’acqua. Per questa sua caratteristica è adatta alla coltivazione in vaso per coprire pergolati o pareti.
FIORI E FRUTTI
In primavera, tra le foglie, compaiono innumerevoli e particolari inflorescenze, delicatamente profumate, colore viola di diverse tonalità, raggruppate in racemi penduli. Sono fiori unisessuali, nella pianta sono presenti inflorescenze maschili diverse da quelli femminili e s’impollinano per via anemofila o entomofila (vedi Kiwi).
In estate, ai fiori seguono i frutti, pochi in proporzione ai fiori; oltre alla particolare impollinazione, molto dipende anche dall’esposizione della pianta, infatti, per fruttificare ha bisogno di molto caldo e sole. Il frutto è una sorta di grosso baccello violaceo, che a maturazione tende ad aprirsi da un lato mostrando, al suo interno, una polpa chiara e cremosa al gusto di vaniglia.
UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI
I frutti sono buoni, ma non di grande qualità, sono apprezzati più per il valore estetico che per quello organolettico. Comunque, hanno ugualmente proprietà che è opportuno tenere in considerazione. Il frutto è un importante analgesico, antinfiammatorio ed ha una spiccata attività galattagoga, stimola, cioè, la formazione del latte materno. Il decotto preparato con il fusto ha un elevato contenuto di potassio ed è un ottimo diuretico.
POTATURE E CURE COLTURALI
L’Akebia è una pianta molto vigorosa e nel corso della stagione produce una ricca vegetazione; in inverno si deve procedere al diradamento e all’accorciamento dei lunghi rami sarmentosi, in funzione al luogo ove è collocata.
L’apparato radicale modesto, rispetto alla pianta, consiglia un’attenta cura delle innaffiature, specialmente nelle piante in vaso, al fine di non perdere la fioritura o i frutti.
E’ vigorosa per natura. Una concimazione non appropriata e non necessaria, porterebbe a una vegetazione esagerata con la probabilità di compromettere anche la fioritura.
Difficilmente subisce attacchi fungini, mentre in primavera, sulle nuove vegetazioni, possono comparire colonie di afidi.
Seed propagation
Before sowing seeds, Akebia trifoliata scarify, then soak in warm water for 24 hours. Sowing to a depth of 0.7 cm. Cold stratification is required for 60-90 days, at + 4-5 ° C in a humid environment. The seed usually grows after 1 to 3 months at 15 ° C. The grown seedlings dive in separate pots and are grown in the greenhouse for the first year of life. Planted in late spring or early summer, after the last expected frost.
Scheda tecnica