Fagiolino “mangiatutto” Meraviglia di Venezia si presenta a baccello piatto, senza filo e colorazione uniforme giallo chiaro brillante. Le dimensioni variano in relazione alle due tipologie “rampicante” o “nano” ma normalmente si possono indicare in 16-18 cm di lunghezza per la prima e 10-12 cm per seconda.
Fagiolino “mangiatutto” Meraviglia di Venezia si presenta a baccello piatto, senza filo e colorazione uniforme giallo chiaro brillante. Le dimensioni variano in relazione alle due tipologie “rampicante” o “nano” ma normalmente si possono indicare in 16-18 cm di lunghezza per la prima e 10-12 cm per seconda. La larghezza del baccello in entrambe le varietà si aggira sui 1,8-2 cm e lo spessore deve essere quanto più sottile possibile. All’interno contiene semi neri o marroni a completa maturazione.
Nonostante le dimensioni i baccelli, se ben turgidi e freschi, sono particolarmente teneri e si spezzano facilmente con le mani.
Processo di produzione
La produzione del fagiolino meraviglia è soprattutto precoce/primaverile in coltura protetta, mentre quella estiva avviene in pieno campo. Il ciclo produttivo dura 60-80 giorni, in relazione alle condizioni climatiche del momento. Il sesto di impianto varia a seconda della tipologia: per i rampicanti normalmente si usano distanze di 100 cm tra le file e di cm 10-12 tra le piante; per i “nani” la distanza tra le file scende a 45-50 cm e tra le piante si aggira sui 3-5 cm. Il rampicante cresce su apposite reti di sostegno e le cure colturali si limitano a frequenti e leggere sarchiature.
La raccolta è manuale e si effettua con cura e delicatezza per non danneggiare i teneri baccelli o le piante; inizia a maggio, è fortemente scalare e per le produzioni più tardive può protrarsi fino alle prime brinate di novembre.
Usi
I fagiolini contengono buone quantità di vitamine, calcio e fosforo e hanno proprietà rinfrescanti e digestive Si consumano lessati e conditi a piacere, saltati in padella, in minestre, zuppe, minestrone,
in umido con pomodoro, con acciughe, sottolio o sotto aceto, ma anche sfornati come gli asparagi di cui ricordano il colore e le dimensioni.
<h2><strong>Semi di sesamo nero (Sesamum indicum)</strong><br><span style="color: #ff0000;" class=""><strong>Prezzo per confezione da 1 g (350) semi.</strong></span><span style="font-size: 14pt;"><strong><span class="tlid-translation translation"><br></span></strong></span></h2>
<p style="color: #202122; font-size: 14px;">Il<span> </span><b>sesamo</b><span> </span>(<i><b>Sesamum indicum</b></i><span> </span><small>L.</small>) è una<span> </span>Pianta erbacea<span> </span>della famiglia delle<span> </span>Pedaliaceae, originaria dell'India<span> </span>e dell'Africa, i cui semi sono utilizzati nell'alimentazione umana.</p>
<p>È una pianta annuale che raggiunge i 50 (massimo 100) cm di altezza con<span> </span>foglie<span> </span>lanceolate anche molto lunghe. I<span> </span>fiori<span> </span>sono bianchi e tubolari lunghi dai 3 ai 5 cm. I semi sono piccoli, bianchi o neri, a seconda delle varietà. La zona d'origine della pianta è sconosciuta, ma numerose specie selvatiche sono comuni in Africa e alcune altre in<span> </span>India.</p>
<h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Trattamento">Trattamento</span><span class="mw-editsection" style="font-size: small;"><span class="mw-editsection-bracket" style="color: #54595d;">[</span>modifica<span class="mw-editsection-divider" style="color: #54595d;"><span> </span>|<span> </span></span>modifica wikitesto<span class="mw-editsection-bracket" style="color: #54595d;">]</span></span></h2>
<p>I semi di sesamo vengono conservati essiccati o tostati; a seconda del trattamento i semini appariranno di colore più chiaro o con tonalità più scura. Il sesamo non contiene<span> </span>glutine<span> </span>e quindi può essere usato per la preparazione di alimenti per<span> </span>celiaci.</p>
<p>I semi di sesamo sono ricchi di olio. L'olio di sesamo<span> </span>viene estratto e usato a scopi industriali; in alcune nazioni dell'Asia<span> </span>(Giappone,<span> </span>Corea,<span> </span>Cina, India) è usato anche per l'alimentazione umana<sup id="cite_ref-1" class="reference" style="font-size: 0.7rem;">[1]</sup>.</p>
<h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Sesamo_nero">Sesamo nero</span><span class="mw-editsection" style="font-size: small;"><span class="mw-editsection-bracket" style="color: #54595d;">[</span>modifica<span class="mw-editsection-divider" style="color: #54595d;"><span> </span>|<span> </span></span>modifica wikitesto<span class="mw-editsection-bracket" style="color: #54595d;">]</span></span></h2>
<p style="color: #202122; font-size: 14px;">Il sesamo nero è il seme tipico di alcune varietà a seme scuro, il termine è usato per diverse varietà.</p>
<p style="color: #202122; font-size: 14px;">I semi, soprattutto del sesamo nero, possono o meno essere tostati, a seconda degli usi. Il sesamo scuro ha un sapore più intenso e oleoso del sesamo bianco. È usato quasi esclusivamente nelle cucine dell'estremo oriente, perciò è poco conosciuto in<span> </span>Europa<span> </span>fatta eccezione per la cucina greco-turca (è conosciuto come<span> </span><i>shamar</i><span> </span>o<span> </span><i>mavro</i>, dal greco μαύρο che significa, appunto, nero), dove lo si può trovare mescolato al sesamo bianco per guarnire il pane.</p>
<p style="color: #202122; font-size: 14px;">Il sesamo nero è ingrediente importante di molte ricette cinesi e giapponesi:</p>
<ul style="color: #202122; font-size: 14px;">
<li>Semi di sesamo nero, soli o mescolati con sesamo bianco, possono essere utilizzati per formare la crosta esterna del<span> </span>sushi uramaki.</li>
<li>La zuppa dolce di sesamo nero è un piatto cantonese molto popolare insieme con i rotolini di gelatina di sesamo nero.</li>
</ul>
<h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Credenze_religiose">Credenze religiose</span><span class="mw-editsection" style="font-size: small;"><span class="mw-editsection-bracket" style="color: #54595d;">[</span>modifica<span class="mw-editsection-divider" style="color: #54595d;"><span> </span>|<span> </span></span>modifica wikitesto<span class="mw-editsection-bracket" style="color: #54595d;">]</span></span></h2>
<p style="color: #202122; font-size: 14px;">Anticamente in India era prevista un'offerta di quattro vasi di sesamo nero nelle cerimonie funebri; tale offerta avrebbe favorito il passaggio del defunto nell'aldilà. Ancora oggi i semi di sesamo (sia bianco, sia nero) sono considerati un simbolo di immortalità e profondamente legati ai culti sacri.</p>
<h2 style="color: #000000; font-size: 1.5em;"><span class="mw-headline" id="Medicina">Medicina</span></h2>
<p>Il sesamo, a causa della presenza di alcune proteine (Bet v1, Ses I1, Ses I2 e Ses I3), può essere causa di<span> </span>allergia alimentare<sup id="cite_ref-6" class="reference" style="font-size: 0.7rem;"></sup>.</p>
<p>Recenti ricerche mostrano, nei "Paesi avanzati", un aumento di questa patologia, in certi casi triplicata nel giro di una decina di anni</p>
<p style="color: #202122; font-size: 14px;"><br><br></p>
<h2 class=""><strong>Semi di Cece (Cicer arietinum)</strong></h2>
<h2><strong><span style="color: #ff0000;">6g (20) Semi in confezione.</span></strong></h2>
<p>Il cece è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae. I semi di questa pianta sono i ceci, legumi ampiamente usati nell'alimentazione umana che rappresentano un'ottima fonte proteica.</p>
<p><strong>Descrizione</strong></p>
<p>La pianta, annuale, presenta una radice ramificata profonda (le più profonde possono arrivare anche a 1,20m di profondità) le quali le donano una media resistenza alla siccità. Gli steli sono ramificati eretti pelosi eretti o semiprostrati con altezza variabile tra i 40 e gli 80 cm. Le foglie sono opposte, composte e imparipennate con 6-7 paia di foglioline ellittiche e denticolate; i fiori sono solitari ascellari, bianchi, rosei o rossi; i semi, rotondeggianti e lisci o rugosi, angolosi e rostrati a differenza della cultivar sono contenuti in numero di 2-3 nei baccelli, sono commestibili.</p>
<p><strong>Origine e storia</strong></p>
<p>Il nome deriva dal latino cicer. È noto che il cognome di Cicerone discendeva da un suo antenato che aveva una caratteristica verruca a forma di cece sul naso.</p>
<p>Il nome specifico arietinum si riferisce invece alla somiglianza che hanno i semi con il profilo della testa di un ariete.</p>
<p>Il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente da Cicer reticulatum. Le specie selvatiche si sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all'età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, Impero romano.</p>
<p><strong>Coltivazione e consumo</strong></p>
<p>Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Pakistan. In Italia la coltivazione non è molto diffusa a causa delle basse rese e della scarsa richiesta; viene consumato principalmente nelle regioni meridionali insieme con la pasta [1] e in Liguria, dove piatti tipici a base di ceci sono la farinata e la panissa.</p>
<p>Questa pianta trova le sue condizioni ottimali in ambienti semiaridi, nei climi temperati viene seminato a fine inverno (data la sua scarsa resistenza al freddo) con seminatrici di precisione o seminatrici da frumento opportunamente regolate in modo da non spezzare il seme. Questo viene disposto ad una distanza tra le file di 35-40cm ad una profondità di semina di 5-7cm e con una densità di 20-30 piante al metroquadro. Per prevenire attacchi crittogamici alla pianta i semi vanno prima conciati. Raggiunta la maturazione il cece può essere raccolto sia con il metodo tradizionale (ormai quasi scomparso) estirpando la pianta, lasciandola essiccare in campo e sgranata a mano o con mietitrebbiatrice con pick-up al posto dell'organo falciante, sia con metodi meccanici con l'intervento di mietitrebbiatrici possibili solo in terreni livellati e su varietà a portamento eretto. Presenta una produzione media di 3.5 tonnellate ad ettaro con produzione di paglia dalle scarse qualità nutrizionali per l'utilizzo zootecnico.</p>
<p>Durante il suo ciclo necessita di una concimazione di 40-60 kg/ettaro di fosforo, per quanto riguarda il fabbisogno di azoto, è fornito dal batterio rizobium il quale, attraverso la simbiosi con questa pianta si occupa della fissazione dell'azoto atmosferico nel terreno.</p>
<p>Il cece non sopporta terreni troppo fertili i quali gli comportano una bassa allegagione, argillosi per asfissia radicale o ristagni idrici.</p>
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<h2><strong>Semi di Okra</strong></h2>
<h2><span style="color: #ff0000;"><strong><strong>Prezzo per Confezione da 50+- (3g) semi.</strong></strong></span></h2>
<div>L'okra è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Malvacee. E' una verdura dei paesi caldi che inizia ad essere conosciuta anche qui da noi, per ora nei negozi etnici o presso le ditte che approvigionano le navi, in scatola o sugelata. Originaria dell'Africa, era già coltivata dagli Egizi e con la tratta degli schiavi si è diffusa anche nelle Americhe, dove attualmente è ben conosciuta.</div>
<div>Data la grande diffusione l'Okra è conosciuta con molti nomi, tra cui Gombo, Bamia, Quingombo.</div>
<div>Attualmente in Italia vi sono coltivazioni a carattere commerciale solo in Sicilia, comunque è coltivabile in tutta Italia, limitatamente ai mesi estivi</div>
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<h2><strong>Semi Di Cavolfiore Romanesco</strong></h2>
<h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Confezione da 180-200 (1g) semi.</strong></span></h2>
<p>Descrizione: il Cavolfiore Romanesco Natalino è una varietà di cavolo con infiorescenza di media grandezza compatta di colore giallo-zolfo: molto apprezzato per il suo gradevole sapore. Questa tipologia di cavolo prodotta in italia e di cui noi commercializziamo i semi, si presta magnificamente per la realizzazione di tante ricette nostrane, all'insegna del buon gusto italiano: fra le varie ricette con i cavolfiori, che esaltano le sue proprietà, ricordiamo le varie specialità culinarie come: la zuppa, la minestra o la vellutata di cavolo, gli involtini di cavolo, il cavolo gratinato al forno o semplicemente lesso, il cavolo ripieno, le varie ricette di pasta e cavolfiore, lo sformato o le polpette di cavolo. Grazie all'ampia scelta di cavoli e cavolfiore di produzione italiana, la sezione degli ortaggi dedicata ai broccoli è la più ampia presente nel nostro sito, tanto è che vista la scelta si potrebbe creare una dieta del cavolo (o cavolfiore, che suona meglio) ideale per tenersi in forma.</p>
<p>Semina: i semi di Cavolfiore Romanesco Natalino devono essere seminati in ambiente protetto a febbraio-marzo, oppure a maggio-agosto in pieno campo: a circa un mese dalla semina si deve effettuare il trapianto.</p>
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Fagiolino “mangiatutto” Meraviglia di Venezia si presenta a baccello piatto, senza filo e colorazione uniforme giallo chiaro brillante. Le dimensioni variano in relazione alle due tipologie “rampicante” o “nano” ma normalmente si possono indicare in 16-18 cm di lunghezza per la prima e 10-12 cm per seconda.