Il frutto del peperoncino viola è uno dei preferiti per il suo colore viola scuro. Il frutto di questo peperoncino trasforma una bella ombra di viola scuro e rimane in quel modo per lungo tempo prima di maturare infine al rosso. I peperoncini viola sono piuttosto più
Il frutto del peperoncino viola è uno dei preferiti per il suo colore viola scuro. Il frutto di questo peperoncino trasforma una bella ombra di viola scuro e rimane in quel modo per lungo tempo prima di maturare infine al rosso. I peperoncini viola sono piuttosto più grandi dei tabasco regolari, ma con lo stesso calore. Questi peperoncini vengono utilizzati in Salsas o in salamoia con altri peperoncini.
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<h2><strong>Semi di fagioli Navy</strong></h2>
<h2><span style="color: #ff0000;"><strong>Prezzo per Pacchetto di 40 semi.</strong></span></h2>
<p>I fagioli Navy non sono di colore blu scuro. In realtà, sono piccoli fagioli bianchi. Perché chiamarli fagioli blu? I fagioli della Navy furono chiamati perché erano un alimento base nella Marina degli Stati Uniti all'inizio del XX secolo. I fagioli Navy hanno le dimensioni di un pisello, un sapore delicato. La Marina degli Stati Uniti era senza dubbio alla ricerca di un basso costo.</p>
<p>A volte i fagioli blu si trovano sotto il nome di fagioli blu o, più comunemente, fagioli di Michigan.</p>
<p>Il fagiolo della Navy è uno dei migliori fagioli da cucina in circolazione. Ottimo sapore e gusto. Un piccolo, delizioso, fagiolo bianco che può essere utilizzato nella zuppa o per la cottura. Non si "schiacciano" quando viene cotto. Ottimo fagiolo per cucinare e offre un ottimo sapore. La pianta è alta circa 60 centimetri e resistente alle malattie dei fagioli.</p>
<p>I baccelli sono lunghi circa 12 cm con all'interno 5-6 fagioli. I fagioli bianchi in genere richiedono tra gli 85 e i 90 giorni di crescita prima della raccolta</p>
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<h2><strong>Semi di Cetriolo Armeno Gigante</strong></h2>
<h2><span style="color: #ff0000;"><strong>P<strong>rezzo per Pacchetto di 10 o 20 semi.</strong></strong></span></h2>
<p>Ortaggio molto particolare della famiglia dei meloni, i suoi frutti vengono consumati come cetrioli, sono più digeribili di questi ultimi, si possono consumare con o senza buccia. Esistono varietà a buccia verde più conosciuti, I frutti prodotti in grande abbondanza durante la stagione estiva possono raggiungere il metro di lunghezza. Molto apprezzato in India e chiamato Kakri, questa orticola curiosa ha origini antiche e pare sia stato selezionato dal popolo armeno, la cultivar in questione ha bisogno di poca manutenzione, resiste alla siccità ed è molto produttivo.</p>
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<h2 class=""><strong>Semi di Cece (Cicer arietinum)</strong></h2>
<h2><strong><span style="color: #ff0000;">6g (20) Semi in confezione.</span></strong></h2>
<p>Il cece è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae. I semi di questa pianta sono i ceci, legumi ampiamente usati nell'alimentazione umana che rappresentano un'ottima fonte proteica.</p>
<p><strong>Descrizione</strong></p>
<p>La pianta, annuale, presenta una radice ramificata profonda (le più profonde possono arrivare anche a 1,20m di profondità) le quali le donano una media resistenza alla siccità. Gli steli sono ramificati eretti pelosi eretti o semiprostrati con altezza variabile tra i 40 e gli 80 cm. Le foglie sono opposte, composte e imparipennate con 6-7 paia di foglioline ellittiche e denticolate; i fiori sono solitari ascellari, bianchi, rosei o rossi; i semi, rotondeggianti e lisci o rugosi, angolosi e rostrati a differenza della cultivar sono contenuti in numero di 2-3 nei baccelli, sono commestibili.</p>
<p><strong>Origine e storia</strong></p>
<p>Il nome deriva dal latino cicer. È noto che il cognome di Cicerone discendeva da un suo antenato che aveva una caratteristica verruca a forma di cece sul naso.</p>
<p>Il nome specifico arietinum si riferisce invece alla somiglianza che hanno i semi con il profilo della testa di un ariete.</p>
<p>Il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente da Cicer reticulatum. Le specie selvatiche si sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all'età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, Impero romano.</p>
<p><strong>Coltivazione e consumo</strong></p>
<p>Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Pakistan. In Italia la coltivazione non è molto diffusa a causa delle basse rese e della scarsa richiesta; viene consumato principalmente nelle regioni meridionali insieme con la pasta [1] e in Liguria, dove piatti tipici a base di ceci sono la farinata e la panissa.</p>
<p>Questa pianta trova le sue condizioni ottimali in ambienti semiaridi, nei climi temperati viene seminato a fine inverno (data la sua scarsa resistenza al freddo) con seminatrici di precisione o seminatrici da frumento opportunamente regolate in modo da non spezzare il seme. Questo viene disposto ad una distanza tra le file di 35-40cm ad una profondità di semina di 5-7cm e con una densità di 20-30 piante al metroquadro. Per prevenire attacchi crittogamici alla pianta i semi vanno prima conciati. Raggiunta la maturazione il cece può essere raccolto sia con il metodo tradizionale (ormai quasi scomparso) estirpando la pianta, lasciandola essiccare in campo e sgranata a mano o con mietitrebbiatrice con pick-up al posto dell'organo falciante, sia con metodi meccanici con l'intervento di mietitrebbiatrici possibili solo in terreni livellati e su varietà a portamento eretto. Presenta una produzione media di 3.5 tonnellate ad ettaro con produzione di paglia dalle scarse qualità nutrizionali per l'utilizzo zootecnico.</p>
<p>Durante il suo ciclo necessita di una concimazione di 40-60 kg/ettaro di fosforo, per quanto riguarda il fabbisogno di azoto, è fornito dal batterio rizobium il quale, attraverso la simbiosi con questa pianta si occupa della fissazione dell'azoto atmosferico nel terreno.</p>
<p>Il cece non sopporta terreni troppo fertili i quali gli comportano una bassa allegagione, argillosi per asfissia radicale o ristagni idrici.</p>
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<h2><strong>Semi di Okra</strong></h2>
<h2><span style="color: #ff0000;"><strong><strong>Prezzo per Confezione da 50+- (3g) semi.</strong></strong></span></h2>
<div>L'okra è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Malvacee. E' una verdura dei paesi caldi che inizia ad essere conosciuta anche qui da noi, per ora nei negozi etnici o presso le ditte che approvigionano le navi, in scatola o sugelata. Originaria dell'Africa, era già coltivata dagli Egizi e con la tratta degli schiavi si è diffusa anche nelle Americhe, dove attualmente è ben conosciuta.</div>
<div>Data la grande diffusione l'Okra è conosciuta con molti nomi, tra cui Gombo, Bamia, Quingombo.</div>
<div>Attualmente in Italia vi sono coltivazioni a carattere commerciale solo in Sicilia, comunque è coltivabile in tutta Italia, limitatamente ai mesi estivi</div>
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Il frutto del peperoncino viola è uno dei preferiti per il suo colore viola scuro. Il frutto di questo peperoncino trasforma una bella ombra di viola scuro e rimane in quel modo per lungo tempo prima di maturare infine al rosso. I peperoncini viola sono piuttosto più